Tutto nasce grazie alla liberalizzazione del servizio postale nazionale che ha permesso a soggetti privati di operare nel settore in piena concorrenza con Poste Italiane.
Nel tempo sono nate diverse catene di Poste Private con agenzie sparse sul territorio nazionale che permettono di effettuare spedizioni, pagare bollettini, ma possono offrire anche molti altri servizi al cittadino come pure alle aziende. Tutto ciò in regime di piena e libera concorrenza.
Spesso queste reti alternative sono composte da singole agenzie in franchising, che funzionano quindi in autonomia pur utilizzando un marchio comune e collaborando tra loro al fine di migliorare logistica e costi. E proprio le tariffe, e quindi i bassi prezzi per i singoli servizi offerti, sono i principali elementi per attrarre nuovi clienti.
D'altronde Poste Italiane può contare su una storia lunghissima alle sue spalle, magari con alti e bassi, ma è un nome che rappresenta continuità e sicurezza. Inoltre le poste nazionali possono vantare una rete di agenzie e sportelli davvero capillare sull'intero territorio nazionale. Gli unici sistemi per fargli concorrenza sono i prezzi convenienti, l'efficienza ed eventuali valori aggiunti.
Quindi possiamo considerare le poste private come una vera alternativa a Poste Italiane?
Si e no, alcune cose vanno bene, c'è convenienza, efficienza, risparmio e professionalità; ma anche tanti problemi. Non è affatto facile partire da zero, men che mai offrire gli stessi servizi delle poste a costi concorrenziali.
Qualcuno non esita a definire Poste Italiane di gran lunga "molto meglio organizzata" delle varie poste private, il che è un gran bel dire...
Mia personale testimonianza: nel mio quartiere intere vie non si sono viste recapitare le bollette affidate proprio alle "poste private". Immaginate la situazione con centinaia di famiglie in ritardo con i pagamenti. Poi abbiamo trovato una pila, un pacco di bollette buttata in un angolo, vicino ai secchioni dell'immondizia. Il mistero delle bollette scomparse era in parte svelato. Colpa del ragazzetto addetto alle consegne? o forse dei contratti con condizioni al limite dello sfruttamento che non creano motivazioni e non responsabilizzano il lavoratore dipendente. Sinceramente non mi importa di chi sia il vero colpevole, il mio referente è l'azienda che eroga il servizio, e se qualcosa non funziona è sempre colpa sua.
A mio avviso un grande cruccio è proprio la gestione in franchising e i vari permessi e concessioni. Come già detto ogni agenzia è un caso a se, tutte possono offrire servizi postali ma, per il pagamento dei bollettini e qualunque altra transazione finanziaria, è necessaria l'autorizzazione della Banca d'Italia, l'iscrizione ad un apposito albo o l'affiliazione ad una società affiliata alla stessa Banca d'Italia. Fatto è che moltissimi utenti hanno lamentato disservizi più o meno gravi, con relative denunce e raid della guardia di finanza. Qualcuno ha utilizzato persino il termine 'truffa'.
Potrei quasi dire "tutto normale". In qualche modo si tratta di un settore nuovo, pionieristico, e la burocrazia del nostro paese non era pronta per questa rivoluzione. Ma le cose cambiano, migliorano, si trovano delle soluzioni più o meno adeguate a supportare le nuove tipologie del mercato, varianti ed innovazioni.
I nuovi imprenditori non professionali e non adeguati al settore saranno cacciati a calci, spazzati via. Regolamenti e burocrazia si adatteranno al panorama della concorrenza in ambito postale. Tante agenzie private apriranno e, nel complesso, la logistica delle spedizioni migliorerà.
Ma affinché tutto ciò avvenga dovrà passare parecchia acqua sotto i ponti.
Il mio personale consiglio è di concedere una possibilità alle poste private, provatele e verificate voi stessi la qualità dei loro servizi. Magari però fatelo con operazioni non critiche, prima di effettuare un passaggio totale delle vostre attività aspettate del tempo e controllate che tutto vada per il giusto verso.
Se siete aziende con diversa posta o pacchi in uscita, affidatene solo una piccola percentuale alle poste private, verificate che arrivino a destinazione ed eventualmente contattate i clienti per informarvi sulla qualità del servizio. Si sono trovati bene? L'addetto alle consegne si è dimostrato professionale e gentile?
Se siete dei normali cittadini, pagate solo qualche bollettino postale con le poste private, dopo qualche giorno contattate l'azienda destinataria dei soldi e verificate che il pagamento risulti correttamente effettuato. Se tutto va bene allora migrate altri pagamenti verso la nuova risorsa, in caso contrario fate un passo indietro e continuate a pagare il tutto alla classica, tradizionale posta.