Uno studio USA su ratti ha evidenziato differenze nell'accumulo di grasso tra il gruppo che mangiava liberamente e quello con un rigido controllo sull'orario, per la precisione l'alimentazione di questo secondo gruppo avveniva nell'arco di 12 ore.
A quanto pare risultati analoghi possono aversi anche negli esseri umani.
Il principio di funzionamento è semplice, in pratica dal primo alimento che mettiamo in bocca la mattina, sia anche solo un caffè o un bicchiere di latte, parte in ipotetico conteggio di 12 ore entro le quali possiamo mangiare liberamente, dopo tale orario ci si deve invece astenere dall'assumere cibo.
Così se, ad esempio, la mattina faccio colazione alle 8:00, allora la cena deve terminare al massimo la sera alle 20:00, dopodiché nessuno spuntino, neanche un biscotto o una bevanda dolce.
In pratica si hanno 12 ore in cui si può magiare, seguite da 12 ore di digiuno, e così via per tutti i giorni della settimana. Eventualmente ci si può concedere uno sgarro nel fine settimana, l'importante è non perdere completamente tale ritmo. Ovviamente è possibile bere acqua in qualunque orario.
Un regime controllato stabilizza il nostro orologio biologico. Mantiene il metabolismo su livelli elevati e garantisce un adeguato periodo di riposo per stomaco, fegato e intestino.
Opinioni, funziona davvero?
Sul fatto che un controllo orario possa portare benefici non ci sono dubbi. Tutti più o meno sappiamo che dovremmo evitare spuntini prima di andare a dormire o una cena pesante senza le necessarie ore per digerire. Ecco, perlomeno la dieta dell'orologio porta ordine nella nostra vita.Insomma, questa dieta ovviamente da sola non funziona, non possiamo sperare di dimagrire controllando unicamente l'orario dei pasti. Può invece risultare utile applicarla ad una dieta tradizionale.
In ogni caso tenente conto che la dieta è una terapia a tutti gli effetti, dovrebbe essere quindi prescritta da un medico o nutrizionista, evitando pericolose cure fai da te.