Ma dopo tale data può ancora essere buono, specialmente se lo abbiamo conservato in frigorifero, e allora sarebbe davvero un gran peccato buttarlo.
Vi sono poi casi in cui la scadenza non è presente. Magari abbiamo preso le uova dalle nostre galline, o ce le ha date un parente o amico di famiglia. Insomma, le uova del contadino e piccolo allevatore, che non vengono immesse in commercio, ovviamente non presentano alcuna data circa la deposizione e la scadenza.
Come facevano una volta? Fortunatamente esiste un metodo semplice per verificarne la freschezza.
Prendiamo l'uovo e lo immergiamo nell'acqua, in un pentolino o altro contenitore.
Se l'uovo va a fondo adagiandosi su un lato allora è fresco.
Se va a fondo ma tende ad alzarsi in verticale o in diagonale, allora è meno fresco ma comunque ancora edibile. Magari meglio cuocerlo bene.
Se l'uovo galleggia allora bisogna necessariamente buttarlo via.
Alcuni consigliano del sale nell'acqua nella misura del 10%, circa un cucchiaio ogni 100ml.
Un altro metodo è quello di osservarlo in controluce. Personalmente trovo ottimo l'impiego di una torcia. Man mano che passa il tempo tende a formarsi una camera d'aria tra la membrana interna ed il guscio.
Infine il metodo per l'osservazione diretta una volta aperto. Nell'uovo fresco il tuorlo deve risultare alto e sodo, e l'albume sufficientemente compatto. Nelle uova meno fresche il tuorlo è invece più basso, quasi piatto e tende a rompersi, l'albume risulta invece più liquido, meno denso.
Nota importante. Se il guscio presenta crepe o parti mancanti, è naturalmente consigliabile buttare l'uovo in quanto potrebbe essere stato contaminato e a rischio salmonella.