Categoria
Quelle destinate al consumo umano sono chiamate Uova fresche e definite di categoria A. Solitamente riportata sulla confezione, ad ogni modo tutte le uova comunemente reperibili in negozi e supermercati sono di categoria A.La conservazione minima è di 28 giorni dalla data di deposizione. All'interno della categoria A possiamo poi trovare le uova definite Extra o Extra Fresche che rimangono tali entro 9 giorni dalla deposizione.
Quelle di categoria B sono invece riservate ad industrie alimentari, e prima dell'uso è obbligatorio sottoporle a trattamenti di pastorizzazione. Normalmente non le troviamo nei supermercati dal momento che non sono destinate al consumo diretto.
Grandezza
La "taglia" indicata con sigle simili a quelle degli indumenti:XL - Grandissime, con peso uguale o superiore a 73 grammi
L - Grandi, con peso superiore a 63 grammi
M - Medie, peso tra 53 e 63 grammi
S - Small, piccole, con peso inferiore a 53 grammi
Codice stampato sulle uova
Dal 2004 la Comunità Europea impone inoltre una stampigliatura sullo stesso guscio. Questo codice alfanumerico permette di tracciare completamente un uovo e stabilirne i parametri di freschezza.Prima Riga (da sinistra a destra)
Tipo di allevamento - numero singolo. 0=biologico, 1=allevamento all'aperto, 2=allevamento a terra, 3=allevamento in gabbie.
Il numero 3 rappresenta una condizione di estrema sofferenza per le galline, le loro uova non possono essere di buona qualità. Il numero 2 è leggermente migliore ma non accettabile visto che sempre di strette gabbie si tratta.
I numeri 0 e 1 ci garantiscono invece una ragionevole e naturale vita delle galline, con relativa migliore qualità dell'uovo.
Nazione di produzione - 2 lettere. Indicano lo stato in cui le uova sono state deposte. Nel caso dell'italia il codice è IT. FR per la Francia, DE per la Germania e così via.
Comune di produzione - 3 numeri. Codice ISTAT del comune in cui è avvenuta la deposizione.
Provincia - 2 lettere. La provincia in cui si trova il comune di cui sopra.
Allevamento - 3 numeri. Grazie a queste tre cifre ed i dati relativi a provincia e comune è possibile risalire alla singola azienda di allevamento e produzione.
Seconda riga
Questa indica semplicemente la data di deposizione. Il formato può cambiare ma in generale è facile comprendere in quale giorno e mese l'uovo è stato deposto.
Una dicitura tipica potrebbe essere: DEP 01/09, ovvero il primo di settembre.
Conclusioni
In ogni caso è utile il vecchio metodo della nonna per verificarne la freschezza, usato fin da quando non esistevano codici e stampigliature varie. Immergiamo l'uovo in un contenitore con l'acqua, se va a fondo e rimane orizzontale è fresco, se va a fondo ma si posizione in verticale è parzialmente fresco ma ancora buono, se galleggia è invece da buttare.
Con le uova prodotte artigianalmente non abbiamo a che fare con codici e date di scadenza, pertanto l'antico ma efficace metodo della nonna rimane l'unico applicabile dai noi comuni consumatori.
Consiglio la lettura dell'articolo sulle differenze tra "scadenza" e "consumarsi preferibilmente".
Infine alcune considerazioni e opinioni personali. Personalmente ritengo migliore e più salutare un uovo biologico o da allevamento a terra meno fresco piuttosto che uno freschissimo proveniente però da allevamenti di tipo 2 e 3.
Le persone sono letteralmente fissate con la data di scadenza al punto di trascurare ogni altro parametro. Importante invece verificare il luogo e le modalità di produzione.
Certo, mi rendo conto che tutti siamo alla ricerca del prezzo migliore, ma un uovo di categoria 3 non è mai una buona scelta.