In passato tale piccolo marchingegno elettrico era chiamato Energy Saver Box, ora ha cambiato il nome in Electricity Saving Box. Ma si tratta sostanzialmente dello stesso oggetto, peraltro proposto dalla medesima azienda.
Girovagando nel web possiamo incappare in pubblicità o articoli che descrivono con toni entusiastici questa scatoletta quasi miracolosa.
La promessa è quella di risparmiare dal 30% al 50% sul consumo elettrico in bolletta (nota: in passato si parlava addirittura del 75%). Tutto quello che dobbiamo fare è comprare il box e collegarlo ad una qualunque presa di corrente della nostra casa. Semplice da usare e assolutamente legale.
Secondo il produttore, Electricity Saving Box sarebbe in grado di eliminare l'energia reattiva, reimmessa dagli elettrodomestici sulla rete, fonte di interferenze e disturbi nel funzionamento dei nostri apparati elettrici. Sicuramente un grande spreco in quanto, al contrario di quella attiva, l'energia reattiva non viene realmente utilizzata.
Invero il problema dell'energia reattiva esiste, ma si avverte maggiormente nelle officine e industrie con corrente trifase e potenze impegnate di almeno 16,5 Kilowatt. Tant'è che a volte tali utenti professionali si vedono addebitare anche un costo aggiuntivo per l'energia reattiva. La soluzione è abbastanza costosa e consiste nell'installare a monte dei componenti in grado di rifasare l'intero impianto.
Ma, nelle abitazioni il problema non sussiste. Innanzitutto le potenze in gioco sono di gran lunga inferiori e meno suscettibili a questo fenomeno. Inoltre quasi tutti gli elettrodomestici moderni dispongono di filtri atti a bloccare l'immissione nella rete di energia reattiva.
In ogni caso, se proprio per ipotesi assurda ci fosse un problema, questo andrebbe risolto sul contatore e non certo con un mini strumento elettronico installato su una presa.
Molti hanno fatto delle prove per verificarne l'effettiva validità. Inutile dire che queste prove non sono state superate, il consumo non scende per nulla e, a dirla tutta, è anche leggermente superiore visto che la scatolina comunque consuma un minimo di corrente. Insomma, Energy Saver o Electricity Saving Box sono del tutto inutili.
La rivista Altroconsumo ha già in passato denunciato il produttore all'Antitrust per pubblicità ingannevole, ed è stata emessa una sanzione di alcune decine di migliaia di euro. Ora ci avverte nuovamente, cambia il nome del produttore e del prodotto, ma non la sostanza. Insomma sempre di truffa si tratta.
La cosa brutta è che il prodotto viene tanto pubblicizzato su siti con aspetto professionale, che appaiono indipendenti e descrivono i numerosi vantaggi sostenendo che ci siano prove scientifiche circa il funzionamento del Box. Addirittura pubblicano false recensioni di utenti che dichiarano di aver risparmiato chissà quanti soldi.
Viene poi da ridere leggendo le parti in cui si dice che: l'apparecchio è così efficiente da essere odiato dai fornitori di energia, permette infatti all'utente di risparmiare troppo.
Presto verrà quindi ritirato dal mercato. Ma tu, potrai ancora acquistarlo fino a Venerdì 28 Aprile. Peccato che ieri il termine era Giovedì 27 Aprile, domani il termine ultimo sarà Sabato 29 Aprile e così via. Insomma, ci prendono anche in giro, oltre al danno la beffa.
Se poi andiamo sul sito di vendita scopriamo che il prezzo è scontato del 50%, e noi abbiamo la possibilità di pagarlo "solo" 69 euro. Wow.
Cercando online scopriamo che lo stesso apparato, ed altri con presunto funzionamento analogo, si acquistano per circa 10 euro o poco più. In ogni caso si tratta di soldi buttati.
Vi consiglio di comprarlo solo se vi va divertirvi, lo aprite e scoprite che al suo interno c'è un led, un piccolo condensatore e poco più. In tal modo verificate la bufala con mano, ma almeno non spendete cifre assurde.