Stazione di carica con led a marchio Livarnolux, venduta in esclusiva nei supermercati della catena Lidl. Attualmente il suo costo è di 39,99 euro. Disponibile unicamente durante i periodi di offerta.
Realizzato nel rispetto e secondo le specifiche dello standard internazionale QI (si pronuncia 'ci'). Ha lo scopo di caricare i telefoni in modalità wireless, senza fili, senza collegare alcun cavo di alimentazione ma sfruttando bensì il trasferimento di energia mediante l'induzione magnetica.
Tutto ciò che dobbiamo fare è appoggiare il telefono sulla base. Una spia rossa segnala la ricarica in corso, quando questa diventa verde la ricarica è completa.
Naturalmente compatibile con tutti quegli smartphone il cui produttore abbia previsto il sistema di carica QI. Possiamo comunque sfruttarlo con molti altri telefoni usando uno dei 2 ricevitori in dotazione.
La stazione funziona anche come lampada da tavolo con classe di efficienza energetica A. Colorazione bianco caldo e intensità scelta dall'utente, oppure colorazione RGB anche questa a scelta dell'utente. Utile per decorare con la luce i nostri ambienti o per beneficiare della cromoterapia.
Alcune caratteristiche tecniche: potenza nominale massima 12 watt, corrente di ricarica a 5V 800mAh, 24 led dimmerabili bianchi, 12 led colorati per la luce RGB, dimensioni 7,5cm altezza 20cm diametro.
Il dispositivo è coperto da una garanzia standard di 3 anni, più l'usuale garanzia soddisfatti o rimborsati prevista da Lidl.
Opinioni
I telefoni compatibili con il sistema di ricarica QI sono diffusi ormai da anni, solitamente si tratta di apparati di fascia elevata. La carica senza fili è effettivamente comoda, non mi devo preoccupare di agganciare un cavo sull'apposita porta del telefono, ma basta poggiarlo su una postazione. Semplice no?
È uno standard, ciò significa che se comprate uno smartphone QI-enabled lo potrete caricare anche con basi di altre marche, e viceversa. Inoltre con gli adattatori a bobina possiamo estenderne l'impiego a molti altri telefoni.
Quando QI iniziò a diffondersi, si pensava che a breve tutti i telefoni ne sarebbero stati provvisti, e che avremmo detto addio ai vari caricabatteria con cavo. In realtà non andò esattamente in quel modo, oggi è abbastanza utilizzato ma nel tempo ha mostrato anche diversi limiti.
Usare un telefono mentre è in carica risulta scomodissimo, con un caricabatteria con cavo lungo invece non ho di questi problemi.
Secondo le specifiche ufficiali, le basi di ricarica per i piccoli dispositivi erogano un massimo di 5W, ovvero 1000 mAh a 5 volt, poco se consideriamo che molti apparati con ampi schermi hanno oggi alimentatori da 1,5 o 2 Ampere. Una diretta conseguenza è la lentezza nella carica.
Se posiziono la base in una stanza non ce l'avrò disponibile nelle altre, a meno di non staccarla e collegarla ad un'altra presa. Tanto vale allora usare il caricabatteria normale. Una soluzione sarebbe montare varie stazioni di ricarica QI in giro per casa.
Se impiego un ricevitore con bobina di fatto vado a chiudere la porta USB del cellulare, ciò significa che se sono in ufficio e voglio caricarlo con un caricabatteria tradizionale non posso farlo. O meglio, devo staccare tutto per poi rimontarlo a carica effettuata. Scomodo.
Una domanda da porsi: mi va di tenere questo dispositivo sempre acceso e perennemente attaccato alla presa di corrente?
Insomma, ci sono pro e contro, ed è necessario comprendere personalmente se e quanto può tornarci utile. L'ideale è disporre di telefoni QI-enabled. Inoltre dobbiamo valutare se sia il caso di posizionare più basi nei vari punti in cui potremmo voler ricaricare il telefono.
Arriviamo infine a parlare di alternative. Facendo una ricerca con Carica QI sulla piattaforma Amazon escono fuori tante proposte interessanti. Dalle basi di ricarica semplici ed economiche, addirittura con costi intorno ai 10 euro o poco più, fino agli adattatori per poter sfruttare questo sistema con i telefoni non predisposti.