Strumento semplice da usare e non invasivo, permette di rilevare il numero di pulsazioni del cuore e la saturazione di ossigeno nel sangue. E proprio quest'ultima funzione è utile per rilevare precocemente le complicazioni polmonari causate dal coronavirus.
Il Covid-19 (Sars2-CoV-2019) è il virus responsabile della pandemia che, purtroppo, in questo 2020 sta provocando un numero elevatissimo di vittime in tutto il mondo.
I sintomi tipici sono febbre, tosse e difficoltà respiratorie, con possibile polmonite interstiziale a danno degli alveoli responsabili degli scambi di ossigeno. Quando i sintomi non vengono individuati correttamente e tempestivamente, c'è il rischio di arrivare in ospedale quando ormai la funzione polmonare è compromessa, condizione che può risultare letale.
Il saturimetro (o pulsossimetro) è un piccolo dispositivo alimentato solitamente da comuni batterie stilo o ministilo. Grazie a sensori con diodi led offre la possibilità di misurare sia il numero di pulsazioni al minuto che la quantità di emoglobina legata all'ossigeno nel sangue.
Come funziona.
L'uso è semplicissimo, almeno per i modelli da dito. Si apre la pinzetta e si posiziona la punta del dito all'interno, rilasciamo la pinza e premiamo il pulsante per avviare la misurazione. L'esame si effettua in pochi secondi, non provoca alcun dolore o fastidio e non è in alcun modo invasivo.
Valori di saturazione per l'ossigeno considerati normali sono tra 95 e 99, fino a 100 in caso di iperventilazione o condizioni specifiche. Valori inferiori, e soprattutto sotto i 90, indicano una situazione che può invece destare preoccupazione.
In realtà l'approccio migliore consiste nel comunicare i valori rilevati al medico, il quale saprà correttamente interpretarli mettendoli anche in relazione alla temperatura corporea, eventuale presenza di tosse e altri sintomi.
L'interpretazione autonoma basandosi solo su quel numero non è consigliata, si rischierebbe sovrastimare la gravità provocando inutili allarmi e paure, o peggio ancora di sottostimarla. Quindi, il parere del medico è in questo caso indispensabile.
Il saturimetro può essere realmente valido per chi è positivo al coronavirus, nelle fasi iniziali dell'infezione, si trova in quarantena in casa e comunica periodicamente i valori di saturazione al medico che lo tiene in cura.
In tal frangente può effettivamente risultare utile per rilevare e affrontare in tempo problemi gravi come l'insufficienza respiratoria, consentendo pertanto di salvare delle vite.
Per le persone non malate l'utilità è invece molto relativa. Infatti, in mancanza di difficoltà respiratorie, in generale non si ha un impellente e continuo bisogno di rilevare la concentrazione di ossigeno trasportato nel sangue dai globuli rossi.
Tali strumenti normalmente si acquistano in farmacie, parafarmacie e negozi specializzati in articoli medicali.
Il vero problema è che in questo periodo, a causa della diffusione del contagio da coronavirus, risultano essere quasi introvabili nei negozi fisici.
Parlando di risorse online, la situazione risulta essere un po' diversa. Diverse proposte interessanti sono reperibili qui: Saturimetri-Pulsossimetri.
I modelli da dito si prendono con prezzi generalmente compresi tra 20 e 30 euro, però in molti casi richiedono tempi lunghi per la spedizione.
I modelli di fascia alta, con più sensori per una elevata affidabilità, precisione e accuratezza, tendono ad avere una maggiore disponibilità, almeno in questo momento, ma i costi possono essere ben più alti.