Perché e quando ricaricarlo
Essendo quello del climatizzatore un circuito chiuso, a tenuta stagna, e tenendo conto che il gas non si consuma, a meno che non si verifichino guasti il vostro impianto funzionerà egregiamente per molti anni.Se c'è il bisogno di ricaricare il gas, vuol dire che da qualche parte questo fuoriesce, insomma abbiamo una perdita.
Perdita che va sempre verificata e riparata al momento della ricarica, e dopo un mese si effettua un ulteriore controllo, è un obbligo di legge.
Se dopo uno o due anni dobbiamo caricarlo ancora, allora che chi l'ha caricato precedentemente non ha fatto un buon lavoro.
Ci si accorge che il gas manca quando il climatizzatore non fredda più come dovrebbe, lasciandolo acceso in una stanza chiusa per una mezz'ora la temperatura non scende adeguatamente. Altro possibile indicatore è la presenza di olio sulle tubature.
In ogni caso la quantità corretta di gas refrigerante è fondamentale per garantirne l'efficienza energetica.
Procedura per la ricarica
Per la ricarica sono necessarie attrezzature specifiche quali manometri per verificare la pressione, bilance di precisione per pesare il gas, pompa del vuoto e un affidabile sistema cerca fughe per trovare le perdite.Con le dovute semplificazioni, questi sono i vari passaggi:
- togliere tutto il gas e misurarne la quantità
- fare il vuoto e verificarne la tenuta nel tempo
- immettere la giusta quantità di gas (miscela con olio lubrificante)
- verificare il corretto funzionamento
- recuperare il vecchio gas, recuperare e smaltire l'olio ormai esausto
A ciò si aggiunge l'impiego del cercafughe (con azoto, schiumogeno o tracciante chimico) perché il solo vuoto può non essere sufficiente a rilevare le eventuali micro perdite che possono comunque scaricare il climatizzatore in un paio di anni o poco più.
Alcuni che si ritengono esperti, e dispongano della necessaria strumentazione, provvedono da soli alla ricarica. Ma tale pratica è ormai vietata, il consiglio generale è di affidarsi ad un tecnico specializzato e abilitato a tale compito, tipicamente un termoidraulico, magari con apposite certificazioni (es F-Gas qualora si impieghino gas fluorurati responsabili dell'effetto serra).
Quantità di gas in un climatizzatore
Il produttore riporta nel manuale di installazione della macchina sia il tipo di gas contenuto che la sua quantità. Per gli impianti split indica altresì la distanza massima tra unità esterna e interne, ed eventualmente quanto gas aggiungere se si supera tale distanza.Solitamente un apparato mono split da 9000-10.000 BTU contiene 800-1000 grammi di gas. Per uno dual split con potenza in raffreddamento complessiva di 5000 watt siamo intorno a 1,6 Kg.
Quanto costa il gas
Il prezzo varia innanzitutto in base al tipo di gas, alcuni sono più costosi di altri, dalla grandezza delle bombole che si vanno ad acquistare, e se queste sono monouso o riempibili di nuovo.R410A - circa 40 euro al Kg per le confezioni grandi, ma si vanno a spendere anche più di 80 euro al Kg se lo si prende in bombole piccole monouso
R407C - da 40 fino a circa 80 euro Kg
R422D - circa 80-100 euro al chilo
R32 - meno inquinante e molto economico, da un minimo di 20 fino a 50 euro al Kg
R290 - ovvero il propano, utilizzato solitamente nei moderni condizionatori portatili, costo da 20 a circa 50 euro al Kg
Costo per la ricarica di un condizionatore
Arriviamo finalmente alla domanda principale di questa trattazione: quanto mi costa ricaricare il climatizzatore o condizionatore?Il prezzo varia in funzione di diversi fattori quali la zona in cui è installato l'impianto, la presenza di concorrenza, quantità e tipologia di gas, il fatto che il professionista lavori in proprio oppure sia dipendente di una azienda debba applicare i prezzi di listino, ed altri.
In linea di massima si spendono 70-100 euro per il solo intervento, a cui bisogna aggiungere il prezzo del gas.
Quindi, ad esempio, potremmo avere una spesa intorno ai 100€ per un mono split con gas R32, fino a oltre 200 euro per un dual split con con gas R410A.
Ricordate sempre che il tecnico è obbligato per legge a verificare la presenza di perdite, e se avete bisogno di fare una ricarica è molto probabile che ci siano.
È altresì obbligato a chiuderle in quanto i gas sono dannosi per l'ambiente e talvolta anche per le persone. In tal caso potrebbero aversi dei costi aggiuntivi per il lavoro in più.
Eventualmente fatevi fare due o tre preventivi, così da poterli confrontare.
E per i climatizzatori portatili?
Tutto quanto scritto sopra si applica maggiormente per i climatizzatori fissi, che richiedono necessariamente l'installazione. Infatti è proprio durante la fase di installazione, o delle successive manutenzioni, che si possono creare delle perdite, ad esempio per una non perfetta giunzione a cartella dei tubi.Leggi anche: Costo installazione climatizzatore.
Con i climatizzatori portatili il problema delle ricariche non si pone perché sono apparati monoblocco, con un circuito refrigerante realizzato e sigillato dal produttore, non richiedono installazione. A meno di rari casi di difetti di fabbricazione, di perdite non ne dovrebbero mai avere.
Leggi anche: Climatizzatori portatili guida alla scelta.
D'altronde funzionano in modo analogo ai frigoriferi o congelatori, in cui il circuito con il gas è sigillato. Probabilmente non vi è mai capitato nella vita di dover ricaricare un frigorifero.